31 agosto 2013

100 ragioni per amare il cinema indiano: i flop

 
 
Il venerdì. Croce e delizia dei produttori, dei registi e degli attori hindi. Il venerdì è il grande giorno delle prime. Le pellicole vengono finalmente distribuite nelle sale e affrontano il giudizio inappellabile del pubblico. Per quanto le formule e gli stereotipi del cinema popolare indiano siano ben chiari, e dunque dovrebbe essere semplice confezionare un prodotto accettato dalle masse, in realtà conquistare il consenso degli spettatori è un'impresa ardua. Il favore popolare reagisce a stimoli ignoti, talvolta premiando un film che non risponde ai soliti canoni, talvolta bocciandone un altro realizzato secondo tradizione e super pubblicizzato.
Per questo il venerdì non si è mai sicuri di nulla. Produttori, registi, attori, analisti, spettatori, tutti col fiato sospeso a seguire cifre e recensioni. Il venerdì in India è giorno di febbre alta. Nascono e muoiono star, crollano amicizie, sorgono nuove alleanze. Fiumi di parole e di commenti. Il venerdì, in India, significa solo due cose: blockbuster o flop.
 
I flop, appunto. Numerosissimi (e non risparmiano nessuno). Impossibile elencarli tutti, ma vi presento due titoli esemplari il cui tonfo al botteghino provocò crateri di dimensioni cosmiche. La critica contribuì a polverizzarli, eppure a me sono piaciuti.






Aag (2007) è considerato all'unanimità il flop dei flop della cinematografia in lingua hindi. Qualunque insuccesso al box office viene misurato in rapporto a questo catastrofico film diretto da Ram Gopal Varma. Persino il regista sembra aver preso le distanze dalla pellicola e non perde occasione per scherzarci su. Con Aag Varma ha osato l'inosabile: realizzare il remake di Sholay, il titolo più famoso e amato del cinema indiano.

A parere di chi scrive, Aag è un capolavoro di ironia. Estremamente divertente, non chiassoso, reinterpreta il classicone di Ramesh Sippy in modo leggero e disinvolto, e molto molto meno improvvisato di quanto si pensi. La storia narrata in Sholay viene attualizzata, urbanizzata e velocizzata. Il risultato è un film godibilissimo, ben diretto e ben recitato. Ajay Devgan è in ottima forma, e lo stesso Amitabh Bachchan - acclamato protagonista di Sholay - regala un cameo da urlo. In India Aag provoca tuttora convulsioni a tappeto, anche in chi non l'ha mai visto (!). Altrove, i (pochi) non indiani che hanno avuto la fortuna di vederlo, si sono prodotti in lodi sperticate. E voi, da che parte state?
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Tashan (2008) aveva tutte le carte in regola per incendiare il botteghino. Cast di prim'ordine: la superstar Akshay Kumar, Saif Ali Khan, Kareena Kapoor e la sua size zero, Anil Kapoor. Il regista Vijay Krishna Acharya, al debutto alla macchina da presa, in precedenza aveva firmato la sceneggiatura di un blockbuster del calibro di Dhoom 2, campione d'incassi del 2006. Alla produzione la potenza numero uno: Yash Raj Films. Investimenti stellari, location estere, promozione spinta. Azione, amore, risate. In una parola: iperBollywood. Un successo annunciato.
E invece. E invece il pubblico indiano disertò clamorosamente le sale. La pellicola provocò un buco finanziario che quasi minò le fondamenta di Yash Raj.

Tashan è l'apoteosi della demenzialità. Surreale dall'inizio alla fine. Un film imperdibile per molte ragioni. Prima fra tutte la spettacolare interpretazione di Akshay Kumar, mai così strepitoso e nella parte, e il suo ingresso in scena è di quelli che si ricordano. Anil Kapoor è... inqualificabile (davvero): follia allo stato puro. Kareena Kapoor è deliziosa, e dimostra il suo valore di attrice in un ruolo schizofrenico. Saif Ali Khan è l'unico del gruppo a conservare un minimo di normalità, o almeno ci prova. Strampalato, irrefrenabile, pirotecnico: Tashan merita di essere rivalutato. Auguro maggior fortuna a Vijay per il suo nuovo lavoro, Dhoom:3, interpretato da Aamir Khan.

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Sito ufficiale
Dil Dance Maare
Tashan Mein
Chhaliya Chhaliya





17 agosto 2013

100 ragioni per amare il cinema indiano: Aishwarya Rai e il Made in Italy

Milano, settembre 2010

(Testo aggiornato il 22 agosto 2023)

Nell'ambiente dello spettacolo e della moda le donne magnifiche abbondano, ma capita di rado che una di loro riesca a stagliarsi al di sopra delle altre sino ad essere unanimemente considerata la più bella del mondo. Di certo l'eleganza e la classe innate, affiancate da una luminosa avvenenza, hanno regalato ad Aishwarya Rai, negli anni migliori, lo scettro di regina.
E gli abiti? Ash è sempre stupenda, però ammettiamolo: la moda italiana ha contribuito a sottolineare lo splendore e il fascino della diva indiana, donandole quel tocco di regalità sofisticata che ha incantato fotografi e fan in ogni angolo del pianeta.
E allora celebriamo questo matrimonio perfettamente riuscito con una raccolta di fotografie che ritraggono i capi italiani indossati da Aishwarya Rai, includendo anche le scelte meno felici - sperando che le notizie reperite in rete siano corrette.

* ALBERTA FERRETTI

- 3 febbraio 2009, New York: prima de La Pantera Rosa 2




* ARMANI

- (data, luogo ed evento non precisati)


- 27 ottobre 2003: copertina Time Asia







- Giugno 2005, Amsterdam: cerimonia di conferimento degli IIFA











- Ottobre 2008: servizio fotografico per Vogue India


- Festival di Cannes 2010. Con quest'abito perfetto Ash ha incarnato la Diva senza tempo, e ci ha riportato d'un balzo alle atmosfere della dolce vita romana e del cinema classico di Hollywood. Mi aspettavo da un momento all'altro di veder spuntare Mastroianni o Cary Grant al braccio dell'attrice indiana. Aishwarya non è mai stata così voluttuosa e ammaliante. Armani è da standing ovation. Come si fa a non amare un uomo che crea modelli così?



- 27 settembre 2010, Milano: sfilata Armani (clicca qui)



- 27 febbraio 2011, Los Angeles: cerimonia di conferimento degli Oscar (clicca qui)









- 30 aprile 2015, Milano: 40ennale casa di moda Armani (clicca qui)





* CAVALLI







- 13 febbraio 2009, Berlinale: proiezione de La Pantera Rosa 2







- Luglio 2010: servizio fotografico per Vogue India


- 8 settembre 2010, Roma: evento Longines (clicca qui)


- 29 settembre 2010, Parigi: 40ennale casa di moda Cavalli. Splendido abito dalle suggestioni lunari.



Aishwarya Rai, Roberto Cavalli e Giambattista Valli




- 25 maggio 2013, Vienna: evento Life Ball (clicca qui)





- Festival di Cannes 2014. L'abito dorato è scintillante, sfavillante. Aishwarya brilla di luce propria e risplende come una stella. Cavalli è da standing ovation. Come si fa a non amare un uomo che crea modelli così?







Giacca Cavalli

- Primo novembre 2014, Mumbai: 41esimo compleanno


- Dicembre 2014, Londra: concorso Miss Mondo. Aishwarya viene incoronata Most successful Miss World, e il capo che indossa è abbagliante. Di più: siderale.



- Marzo 2015: servizio fotografico per Vogue India. L'optical bianco e nero non stanca mai, non è mai fuori moda, non passa mai inosservato. Se poi la modella è Ash...


- Festival di Cannes 2017. Giacca Cavalli (e borsa Fendi). 


* DOLCE & GABBANA

- 30 novembre 2009, Delhi: evento Longines



- 19 dicembre 2013, Mumbai: evento L'Oréal







* FERRAGAMO



* GUCCI

- 9 febbraio 2005, New York: prima di Matrimoni e Pregiudizi















- Luglio 2010: servizio fotografico per Vogue India





- Primo giugno 2013, Londra: evento The sound of change live (clicca qui)



- 23 luglio 2014, Glasgow: evento Longines in occasione della cerimonia d'apertura dei Giochi del Commonwealth


- 4 dicembre 2014, Mumbai: evento Longines



- Marzo 2015: servizio fotografico per Vogue India


* PUCCI




* VALENTINO

- Ottobre 2008: servizio fotografico per Vogue India


- Febbraio 2011: servizio fotografico per Vogue India






* VERSACE

- Festival di Cannes 2017. Giacca Versace.